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In 1612 Simon Mahr, astronomer and disciple of Tycho Brahe and Johannes Kepler, observed for the first time the Andromeda “Nebula” which we now know is a galaxy.
Nel 1612 Simon Mahr, astronomo e discepolo di Tycho Brahe e di Johannes Kepler, osserva per la prima volta la “Nebulosa” di Andromeda che ora sappiamo essere una galassia.

In 1834, the American astronomer Charles Young was born, one of the leading solar spectroscopist astronomers in the United States. He observed solar eclipses and worked on spectroscopy of the sun. He observed a solar flare with a spectroscope on August 3, 1872, and also noted that it coincided with a magnetic storm on Earth.
Nel 1834 nasce l’astronomo americano Charles Young uno dei principali astronomi spettroscopisti solari negli Stati Uniti. Ha osservato le eclissi solari e ha lavorato sulla spettroscopia del sole. Osservò un brillamento solare con uno spettroscopio il 3 agosto 1872 e notò anche che coincideva con una tempesta magnetica sulla Terra.

In 1964 Launch of San Marco 1 (see photo), the first Italian artificial satellite. It was a test satellite of the design and launch skills acquired by Italian engineers, mostly trained by NASA in the early 1960s in order to subsequently be able to conduct autonomous launches; therefore it was designed for little scientific research on the density of air in the ionosphere. It marked the beginning of space collaboration between Italy and the United States.
Nel 1964 Lancio del San Marco 1 (vedi foto), il primo satellite artificiale italiano. Si trattava di un satellite di prova delle capacità di progettazione e lancio acquisite dagli ingegneri italiani, in gran parte formati dalla NASA nei primi anni Sessanta al fine di poter condurre, successivamente, lanci autonomi; pertanto fu progettato per poche ricerche scientifiche sulla densità dell’aria nella ionosfera. Ha segnato l’inizio della collaborazione spaziale tra Italia e Stati Uniti.


In 1965 Gemini Program: launch of Gemini 6A (see photo) on the third attempt. Gemini 6-A and Gemini 7 were impressive demonstrations of the precise piloting capability of Gemini capsules. With a speed variation of only 3 cm per second it was possible to carry out very fine changes and trajectory modifications. The subsequent Gemini 8 mission was therefore conceived to take on the original flight plan envisaged for Gemini 6, i.e. docking with an Agena satellite (a further step forward in the direction of a future flight to the Moon).
Nel 1965 Programma Gemini: lancio della Gemini 6A (vedi foto) al terzo tentativo. Gemini 6-A e Gemini 7 furono la dimostrazione impressionante della possibilità di pilotaggio preciso delle capsule Gemini. Con una variazione di velocità di soli 3 cm al secondo fu possibile effettuare dei cambi e modifiche di traiettoria di carattere finissimo. La successiva missione Gemini 8 venne dunque concepita per assumere il piano di volo originario previsto per Gemini 6, cioè l’agganciamento ad un satellite Agena (un ulteriore passo in avanti in direzione di un futuro volo verso la Luna).

In 1966 Audouin Dollfus, French astronomer and aeronaut, specialist in studies of the solar system, discovered Janus, a moon of Saturn (see Janus or Janus imaged by Voyager 2).
Nel 1966 Audouin Dollfus astronomo e aeronauta francese, specialista in studi sul sistema solare, scopre Janus, una luna di Saturno (vedi Giano o Janus ripreso dalla Voyager 2).


In 1970 the Venera 7 probe landed on Venus (see photo). Venera 7 was the first man-made object to successfully land on another planet and capable of transmitting data back to Earth.
Nel 1970 la sonda Venera 7 atterra su Venere (vedi foto). Venera 7 fu il primo oggetto costruito dall’uomo ad atterrare con successo su un altro pianeta e capace di ritrasmettere dati verso la Terra.

In 1984, the Soviet Venus probe Vega 1 was launched (see photo) from which balloons were sent into the atmosphere of Venus and then continued towards Halley’s comet. In the same month, on the 20th, Vega 2 was launched with the same goals and objectives as Vega 1.
Nel 1984 lancio della sonda venusiana sovietica Vega 1 (vedi foto) da cui vennero mandati dei palloni nell’atmosfera di Venere e poi proseguì verso la cometa di Halley. Nello stesso mese il giorno 20 fu lanciata Vega 2 con gli stessi scopi ed obiettivi della Vega 1.


In 2010 the Mars Odyssey probe (see image) broke the record with 3340 days around Mars, thus surpassing the Mars Global Surveyor
Nel 2010 la sonda Mars Odyssey (vedi immagine) batte il record con i 3340 giorni attorno a Marte, superando così la Mars Global Surveyor

In 2010 the Italian astronaut Paolo Nespoli (see photo) left with a Soyuz TmA-20 for the MagISStra mission with a stay in space for 152 days working on around thirty experiments for ESA, NASA, the Japanese agency Jaxa and the Canadian CSA on: human physiology, fluid physics, radiation, biology. Furthermore, the planned operations also include the docking of the second European automated transfer vehicle (ATV-2) named “Johannes Kepler”, a spacecraft used to transport essential materials for the space station.
Nel 2010 l’astronauta italiano Paolo Nespoli (vedi foto) parte con una Sojuz TmA-20 per la missione MagISStra con una permanenza nello spazio per 152 giorni lavorando ad una trentina di esperimenti, per l’Esa, la Nasa, l’agenzia giapponese Jaxa e la canadese Csa su: fisiologia umana, fisica dei fluidi, radiazioni, biologia. Inoltre tra le operazioni previste anche l’aggancio del secondo veicolo di trasferimento automatizzato europeo (Atv-2) battezzato “Johannes Kepler”, una navicella usata per il trasporto di materiali essenziali per la stazione spaziale.
Text source: Wikipedia, YouTube
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